Il lino è un tessuto molto resistente ai lavaggi e all’usura del tempo. La sua manutenzione quindi non riguarda tanto questa parte, quanto la conservazione durante i periodi in cui non viene utilizzato. Inoltre, per quanto possa avere un ciclo di vita lungo, nulla è eterno e, per mantenerlo al massimo del suo splendore, può servire qualche accortezza.
Ovviamente, delle prime indicazioni molto utili arrivano dalle etichette dei diversi capi; leggile sempre con cura, per capire la composizione e osserva le indicazioni date. In ogni caso, ecco qualche consiglio generale per prenderti cura dei tuoi capi in lino, che si tratti di abiti o di biancheria per la casa.
La lavatrice
E’ possibile lavare i capi in lino in lavatrice? Assolutamente sì. Ancor più del cotone, resiste bene anche a lavaggi frequenti per molto tempo, come può accadere con le lenzuola.
Se un capo è in puro lino si può lavare anche a temperature relativamente elevate; se invece è un misto di diverse fibre verificate l’etichetta. Per i capi con ricami o altri inserti, usa sempre il ciclo riservato a capi delicati possibilmente in acqua fredda o comunque inferiore a 40 gradi.
Attenzione alla centrifuga: le fibre del lino sono poco elastiche e, come è noto, questo tessuto si stropiccia molto facilmente. Meglio quindi allungare un po’ i tempi di asciugatura e diminuire i giri della centrifuga.
L’asciugatura
Con il lino, meglio evitare l’asciugatrice. Se però ne hai necessità, magari perché il tempo fuori è piovoso e non ti permetterebbe di stendere, puoi usarla con qualche accorgimento: metti pochi capi, imposta una temperatura bassa e lascia andare l’asciugatrice per un quarto d’ora massimo. I capi finiranno di asciugare su uno stendino.
Visto che i vestiti in lino si usano soprattutto in estate, sfrutta la bella stagione e stendete all’aperto. A differenza di altri tessuto, il lino non teme il sole e non ingiallisce facilmente… però, perché rischiare? Come già detto, nulla è eterno. Quindi, a meno che tu non abbia molta fretta e voglia per questo sfruttare la potenza del calore del sole, stendere all’ombra è sempre una buona scelta, per qualsiasi tipo di tessuto.
Ricorda che il lino ha grandi capacità assorbenti, ottimo per quando si suda; ma questo significa anche che assorbirà molta acqua. Prima di ritirare i panni stesi assicurati che siano asciugati perfettamente, girandoli più volte da ogni lato; capita spesso che rimanga dell’umidità nelle pieghe.
Il ferro da stiro
Questo è il passaggio più impegnativo, quando si tratta del lino. Non è semplice togliere le pieghe dal tessuto, per la poca elasticità delle sue fibre. Ci vuole un ferro molto caldo e un po’ di vapore: per questo, sempre meglio stirare i capi al contrario.
Soprattutto, ricorda che ogni piega rimarrà, anche quelle fatte con il ferro. Attenzione quindi a come pieghi gli abiti per riporli nell’armadio. Magari, meglio lasciare le camicie aperte e metterle su un appendiabiti, e per i pantaloni in lino fare attenzione a seguire molto bene la piega laterale.
Riporre i capi per la stagione successiva
Come accennato, la cautela con i capi di lino va esercitata soprattutto quando li si ripone per la successiva stagione. Solitamente viene messo via per l’inverno in attesa dell’estate.
Il problema del lino è la caratteristica di assorbire l’umidità, quindi catturerà quella che trova nell’ambiente. Indispensabile quindi che venga riposto in armadi molto asciutti, insieme a sacchetti assorbi umidità. Usa anche dei prodotti anti tarme, anche se questi insetti vengono attratti dai capi sporchi; prima di fare il cambio di stagione assicurati che siano puliti e ben profumati; le tarme non amano il profumo!
Evita però di usare i sacchetti sottovuoto; troveresti tantissime pieghe e faresti davvero fatica al eliminarle. A meno che non ci siano grandi problemi di spazio, meglio lasciare vestiti e biancheria per la casa “liberi di respirare”.
Piuttosto, usa scatole in tessuto. Queste manterranno i vestiti riparati per mesi ma permetteranno comunque un minimo ricambio di aria, evitando il rischio di muffa. Se comunque questo dovesse accadere, evita soluzioni fai da te. Porta i capi rovinati in tintoria per capire se e come possibile recuperarli; nel caso di cattive notizie non resta che eliminarli. Per quanto dispiaccia, il rischio che le spore di muffa restino nelle fibre, anche se invisibili a occhio nudo, è alto; meglio non rischiare di averle a contatto con la pelle.